Tab Article
I saggi raccolti in questo volume obbediscono tutti ad una forma di ricognizione che Bortolo Martinelli pone sotto la dicitura di "storia della salvezza", per sottolineare il primato dell'idea su cui l'analisi si fonda: il viaggio di Dante non è un qualunque viaggio, ma è un viaggio della salvezza, in primo luogo di Dante stesso. La tesi della Divina Commedia come storia della salvezza scaturisce da una lettura 'per immagini' del poema, scandita da una serie di idee (la creazione, la caduta, Maria e Cristo, Cristo alpha e omega) che ne sono il fondamento e raffigurano, appunto, la storia di un percorso di salvezza. Al tutto presiede l'idea di un Dio ordinatore, che è giustizia, potestà, sapienza, amore, come si legge nell'epigrafe posta sulla porta dell'Inferno, a cui si deve aggiungere la misericordia, per quanto attiene al Purgatorio. Sigillando il poema con l'atto conclusivo della visione mistica, Dante sigilla, in figura, anche la storia della propria vita e insieme la storia della vita di ogni uomo, entro uno schema che vuole essere una grande ricapitolazione della storia dell'uomo, da Adamo a Cristo e fino ai suoi giorni. All'inizio il grande tema del peccato, cioè la selva; al centro il mistero della redenzione, con i richiami a Cristo; al termine del Purgatorio, l'Eden, con la vittoria di Cristo sull'Anticristo; al termine del viaggio, la visione di Dio.